Da Mary Shelley a Carmelo Bene: gli alberi diventano autori

(Questi articoli sono stati pubblicati con un altro titolo su Nuovo Quotidiano di Puglia, luglio 2015)

Il “battesimo” dei tigli che ombreggiano la pista ciclabile di viale Don Minzoni a Lecce, promosso dall’associazione Bicinema

Da Mary Shelley a Carmelo Bene: gli alberi diventano autori

Non chiamateli “alberi”: da questa mattina i tigli che ombreggiano la pista ciclabile di viale Don Minzoni a Lecce avranno un nome e un cognome con cui dichiarare una inequivocabile identità, presi in prestito dai grandi autori della letteratura di tutti i tempi. L’idea è di Bicinema, associazione che da alcuni anni opera per incentivare la mobilità dolce, promuovendo reti di servizi ma anche “suggestioni” legate alla fruizione del paesaggio urbano per mezzo delle due ruote.

Questa mattina a partire dalle 10.30 cartelli in legno e corde suggelleranno “Albautore”, l’ultima iniziativa di Bicinema dedicata alla letteratura, che prosegue il progetto de La Pista letteraria, realizzato in collaborazione con l’assessorato alla Politiche ambientali del Comune di Lecce.

La pista è quella, ciclabile, di viale don Minzoni, che dallo scorso maggio è divenuta la location di attività creative partecipate, dopo che l’associazione ne ha ottenuto l’“adozione culturale”.

L’ultima domenica di maggio le biciclette si sono fermate per la prima volta sulla pista, trasformata per un giorno in un’immensa pagina bianca su cui poter “segnare”, gessetti alla mano, il proprio passaggio. A giugno, invece, hanno animato il tragitto le girandole giganti realizzate dai ciclisti sotto la direzione di Loredana Palma.

Nei mesi di luglio, agosto e settembre verranno invece costituiti gli “Alberi-autore”, nuove entità a limite tra verde urbano e monumento vivente, grazie a uno speciale “battesimo” che attribuirà a ogni albero un nome della letteratura. Un legame di reciproca protezione: da un lato, c’è la fama dell’autore a rendere ogni pianta un soggetto non sostituibile, dall’altro, l’opera di una grande penna è divulgata e tenuta in vita, diventando tutt’uno col solido legno dei tigli.

Dante, Marie Curie, Charles Baudelaire, Mary Shelley, Oscar Wilde, Simone De Beauvoir, sino a Vittorio Bodini e Carmelo Bene: questi alcuni dei 56 “Albautori”, “alberi messaggeri di una nuova alba culturale” nell’obiettivo di Bicinema.

Ma che c’entrano le due ruote con i tigli e, soprattutto, con questo nutrito manipolo di scrittori e poeti? In realtà, la storia è piena di esempi del connubio tra scrittura e bicicletta: tra le tante, un’antologia recente è edita da Manni, “Il portiere caduto alla difesa. Il calcio e il ciclismo nella letteratura italiana del Novecento” (2005).

E non è forse un caso, se è vero che le due ruote dispongono a un rapporto aumentato e “lirico” con le cose. Lo sa bene Tiziana Dollorenzo Solari, direttore scientifico di Bicinema, che ha condotto studi specifici sulle psicosomatiche positive della bicicletta.

Certo, a Lecce resta un impedimento non trascurabile l’assenza di una rete ciclabile strutturata e coerente, come pochi mesi fa è tornato a denunciare il comitato Salvaciclisti: dalla pista che dovrebbe collegare la città alla marina di San Cataldo, tutt’ora inagibile, sino a quella di viale Lo Re, ridotta e in alcuni tratti insicura. “Certo, non siamo ad Amsterdam, ma è pur vero che molte piste ci sono e bisognerebbe imparare a riconoscerle e a difenderle, in primo luogo appropriandosene”, commentano da Bicinema.

Monumenti viventi alla letteratura. Un luogo di attraversamento trasformato in una tappa di fruizione alternativa della città

Le filosofie si disgregano come sabbia, le credenze si succedono l’una sull’altra, ma ciò che è bello è una gioia per tutte le stagioni, ed un possesso per tutta l’eternità”. Le suggestioni estetizzanti di Oscar Wilde, ma anche le parole-proiettili di Ginsberg, l’amore ai tempi Saffo e quello ai tempi di Rimbaud. Da ieri alcuni dei più grandi autori di tutti i tempi salutano chi percorre la pista ciclabile di viale don Minzoni a Lecce. Nell’assolata mattinata domenicale gli attivisti dell’associazione Bicinema si sono ritrovati per dare “battesimo” ai primi quindici alberi di tiglio, rinati come “Albautori”, monumenti viventi alla letteratura che trasformano un luogo di attraversamento in una tappa di fruizione alternativa della città.

Il progetto è l’ultima delle iniziative de La pista letteraria, la pista ciclabile di viale don Minzoni, appunto, di cui Bicinema ha ottenuto l’adozione culturale e il via libera ad animare lo spazio, in collaborazione con l’assessorato alle Politiche ambientali del Comune di Lecce.

I primi quindici cartelli dei 56 che, entro settembre, conferiranno un’identità precisa a ogni albero riportano i nomi di Dante Aligheri, Giuseppe Ungaretti, Marcel Proust, Charles Baudelaire, Artur Rimbaud, Giacomo Leopardi, Oscar Wilde, Gertrude Stein, Sibilla Aleramo, William Shakespeare, Simone De Beauvir, Allen Ginsberg, George Sand, Saffo e Mary Shelley. Nomi presi dalla grande letteratura antica, moderna e contemporanea che, nel loro complesso, saranno perfettamente bilanciati nel dare rappresentanza ad autori e autrici, e accoglieranno anche volti “eterodossi” della letteratura, come la pittrice Frida Kahlo e la ballerina Pina Bausch.

Ai piedi di ogni albero le parole dell’autore corrispondente, segnate a mano coinvolgendo i passanti, e mescolate ai disegni dei bimbi che non hanno resistito alla vista dei gessetti. Il risultato è un lungo tappeto colorato in cui, ad esempio, l’invito baudeleriano a ubriacarsi “di vino, di poesia o di virtù” è incorniciato da un sole rosa e arancio.

Ma se l’obiettivo è fermarsi a godere di un angolo della città “richiamati” dagli alberi-autori, la proposta è anche quella di una fruizione partecipata dei luoghi: intorno a un tronco, infatti, è stato teso un filo a cui ciclisti e non potranno appendere i propri pensieri, e da cui staccare liberamente i biglietti lasciati dagli altri, in una benefica contaminazione poetica che spezza la quotidianità dello spazio urbano.