Una casa per i semi dimenticati

(Questo articolo è stato pubblicato con un altro titolo su Salento Review, settembre 2015)

Il Parco dei frutti minori. A Castiglione d’Otranto, Lecce, un gruppo di attivisti ha dato vita a un presidio per la biodiversità che è anche un laboratorio per uno sviluppo alternativo

Una casa per i semi dimenticati

Fuori dal mainstream, marginali, dimenticate. In una parola: minori. Sono le centinaia di specie autoctone di piante da frutto, leguminose e cereali che, dopo una storia plurisecolare, in pochi decenni sono state spazzate via dalle leggi del mercato globale. Molte di queste, oggi, hanno nuovamente una casa e un futuro in un parco dedicato: quindici ettari di terreno divenuti presidio per la salvaguardia della biodiversità locale e laboratorio di una pratica di sviluppo alternativo, “minore”, che coniuga identità locale, tutela ambientale e resistenza al consumo massificato. È il Parco dei frutti minori, inaugurato lo scorso anno a Castiglione d’Otranto grazie alla tenacia dell’associazione Casa delle agriculture Tullia e Gino, e con il sostegno del Comune di Andrano, del Parco Otranto-Santa Maria di Leuca e della Fondazione Musagetes. Dopo la positiva esperienza della Notte verde, appuntamento che, una volta l’anno, riunisce esperti e sostenitori delle pratiche agricole alternative, gli attivisti della Casa delle agriculture hanno pensato di costituire uno spazio stabile in cui poter dar vita a una pratica critica quotidiana. Continua

C’era una volta un uliveto abbandonato

(Questo articolo è uscito con un altro titolo su Salento Review, marzo 2015)

Parco dei Paduli. Piantare immaginario, nel cuore del Basso Salento

C’era una volta un uliveto abbandonato

Dalla finestrella che si apre al centro del rifugio di rami e canne, la luce del mattino filtra attraverso l’ombra mobile delle foglie di ulivo. Il primo frame del nostro viaggio nel Parco dei Paduli è il cielo visto dalla “Tana”, uno degli ecorifugi costruiti nell’oliveto comunale di San Cassiano: un’immagine che, da sola, potrebbe parlare della storia recente di questo territorio e della sua trasformazione da luogo d’abbandono a “parco agricolo multifunzionale”, in cui il recupero del potenziale produttivo si sposa con la valorizzazione del valore estetico-paesaggistico. Là dove giacevano, indifferenti e scomposti, case di pietra, itinerari solcati da muretti a secco e centinaia di ulivi secolari, nel cuore delle Terre di Mezzo – 5500 ettari a Sud di Maglie – c’è oggi un’unità coerente, un paesaggio che è insieme fisico e culturale, prodotto della sinergia tra popolazioni locali, Amministrazioni, progettisti e artisti internazionali, stimolata dalla brillante intuizione del Laboratorio urbano aperto (Lua). Continua

Binario 68, ultimo treno

(Questi articoli sono stati pubblicati su Nuovo Quotidiano di Puglia, settembre 2015)

2 settembre 2015, Lecce. All’alba il bliz per lo sgombero del centro sociale sorto in un ex tabacchificio di via Birago. Gli occupanti si riuniscono per discutere le prospettive del “post”.

Binario 68, ultimo treno

L’alba di ieri era un appuntamento che gli occupanti del Binario 68 si aspettavano forse da tempo, per questo, dopo lo sgombero dell’edificio trasformato in centro sociale, alla concitazione iniziale si è subito susseguita una mobilitazione ampia e organizzata, per dare una risposta forte allo stop del progetto controculturale che veniva sviluppato in quelle mura da marzo 2014. Continua

Da Mary Shelley a Carmelo Bene: gli alberi diventano autori

(Questi articoli sono stati pubblicati con un altro titolo su Nuovo Quotidiano di Puglia, luglio 2015)

Il “battesimo” dei tigli che ombreggiano la pista ciclabile di viale Don Minzoni a Lecce, promosso dall’associazione Bicinema

Da Mary Shelley a Carmelo Bene: gli alberi diventano autori

Non chiamateli “alberi”: da questa mattina i tigli che ombreggiano la pista ciclabile di viale Don Minzoni a Lecce avranno un nome e un cognome con cui dichiarare una inequivocabile identità, presi in prestito dai grandi autori della letteratura di tutti i tempi. L’idea è di Bicinema, associazione che da alcuni anni opera per incentivare la mobilità dolce, promuovendo reti di servizi ma anche “suggestioni” legate alla fruizione del paesaggio urbano per mezzo delle due ruote. Continua

Distillato di storia

(Questo articolo è stato pubblicato con un altro titolo su Salento Review, giugno 2015)

La ex distilleria Nicola De Giorgi di San Cesario di Lecce. Un immenso cimitero di reperti, disseminati nei padiglioni, nei piazzali e persino nella pineta. Dopo vent’anni di abbandono, oggi è un parco e un contenitore di eventi, e in cantiere c’è anche l’apertura di un Museo dell’alcool. Un patrimonio che racconta di chi vi ha vissuto e lavorato in un territorio di antica vocazione industriale

Distillato di storia

L’impressione è quella che un giorno, operai a lavoro e macchine a regime, un’esplosione nucleare abbia polverizzato ogni traccia di umanità e gettato per aria il resto, congelando un momento di ordinaria produzione nella dimensione della storia. San Cesario di Lecce, Distilleria Nicola De Giorgi, vent’anni dopo. Ne varchiamo la soglia in un pomeriggio di sole, impreparati alla sorpresa dei quattro enormi silos svettanti verso il cielo, che sembrano introdurci con fierezza nel “mondo parallelo” del vecchio impianto industriale. Oggi, grazie a un progetto di Rigenerazione urbana, è un giardino storico di 3mila metri quadri e un contenitore di eventi culturali, affidato all’associazione Variarti che ne garantisce l’apertura nei week end e realizza opere d’arte da materiale di recupero presente in loco. Continua

Londra, l’anima popolare della città

(Questo articolo è stato pubblicato con un altro titolo su Salento Review, marzo 2014)

I colori caraibici di Notting Hill Market, gli echi di “Guns of Brixton”, gli squatter di Hackney. Difficoltà e opportunità intrecciate nella stessa storia in costante movimento.

Londra, l’anima popolare della città

Un incauto budget low cost, un biglietto Ryanair e la discografia completa dei Clash nell’i-pod. Ogni viaggio ha una vocazione e un sound. Il nostro, per necessità o per scelta, inizia così. Per questo, degli infiniti volti che danno forma alla città, quelli che finiremo per incontrare si reggono in bilico tra un passato oscuro e un presente di scintillante incanto. Sono queste contraddizioni, in fondo, che alimentano l’immagine singolare di Londra, l’immensa metropoli in cui i grattacieli della City svettano accanto a logore insegne impolverate e il business dell’alta finanza convive con il moto continuo di vite cresciute o dirette in ogni dove. Continua